Race for the cure: running per driblare il tumore al seno, vince la Ciapparoni

La corsa contro il tumore al seno, Race for The Cure, stata vinta per le donne da Annalisa Gabriele, che ha tagliato il raguardo in 17’19” mentre tra le “Donne in Rosa”, ossia quelle eroine che hanno battuto, facendo di corsa, il tumore alla mammella si è imposta Paola Romana Ciapparoni, che ha tagliato il traguardo dopo 21’47”.

Race for the Cure è giunta alla sua sedicesima edizione, organizzata come ogni anno dall’associazione Susan G.Komen Italia. L’obiettivo, come sempre, quello di scuotere tutte le coscienze contro il grande dramma della piaga del tumore al seno.

Il tumore al seno colpisce una donna su otto nell’arco della vita. E’ infatti il tipo di tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta, purtroppo, il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne. Rappresenta la prima causa di mortalità per tumore nelle donne, con un tasso di mortalità del 16% di tutti i decessi per cause oncologiche.

Prima dell’inizio della corsa, la banda dei Carabinieri ha suonato l’inno d’Italia con in prima fila le varie donne testimonial della manifestazione. Questa volta le testimonial sono state le atlete della nazionale di basket femminile, mentre le madrine erano Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi.

Gli organizzatore si aspettavano una grande partecipazione, ma aveva contato circa 40 mila presenze, ed invece a partecipare sono stati quasi il doppio. Si parla infatti di circa 70 mila partecipanti. Migliaia sono state anche le persone che hanno visitato il villaggio che era stato allestito vicino al percorso della mini gara.

L’auspicio, come è ovvio pensare, è che grazie a simili manifestazioni possa aumentare la prevenzione a questo male molto diffuso e che può essere sconfitto. E’ possibile infatti ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al seno con un comportamento attento (alimentazione, attività fisica, …) e con pochi esami di controllo periodici. La mammografia è il metodo più efficace, attualmente disponibile, per individuare una digrossi precoce.

Quindi come verrebbe da dire, dopo la mini maratona Race for the cure adesso tutte le donne “di corsa” a fare esami e controlli preventivi! Nel caso del timore alla mammella, infatti, la prevenzione è la sola arma in grado di fare la differenza e fermare, per tempo, la crescita del male.

fonte: www.aciclico.com

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